martedì 10 aprile 2012

È morto Jack Tramiel, il papà del Commodore 64



All'età di 83 anni è morto Jack Tramiel. La notizia è stata data dai familiari. A molti il suo nome dice poco o nulla, eppure questo signore che all'aria mite univa un carattere forte e determinato, figlio di ebrei di origine polacca, occupa un posto speciale nella storia dell'informatica. Dopo l’invasione tedesca fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz e poi al campo di lavoro di Alum, vicino ad Hannover. Qui, è stato liberato nel 1945 dagli americani; emigra negli Stati Uniti due anni dopo. Trova quindi un impiego nell'esercito come addetto alla manutenzione di macchine da ufficio e impara in poco tempo a riparare macchine per scrivere e calcolatrici meccaniche. Finita la guerra, fonda una società di computer, la Commodore International, e si trasferisce nella Silicon Valley. Il successo arriverà nei primi anni '80, con la nascita del 'C64', il personal computer che in breve diventa il modello più venduto della storia. A causa di divergenze con gli azionisti, Tramiel è costretto a lasciare la sua creatura e con i soldi che ha compra un'azienda che in quel momento si trova in declino: la Atari. Comincia quindi l'avventura nel campo dei videogiochi e nasce la Amiga, che conoscerà un breve momento di gloria dovendosi infine arrendere all'avanzata inarrestabile dei prodotti giapponesi. Alla fine degli anni ’80 la Atari passa in mano alla JStorage e di qui alla Hasbro Interactive. La quale, dopo l’acquisizione da parte della Infogrames nel 2001, si concentrerà soltanto sulla produzione di videogiochi.

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